I legali: l'assistito aveva l'esigenza di salvaguardare la posizione di quasi mille medici di base dell'Ordine catanese e la privacy dei loro pazienti
Comincerà il prossimo 6 maggio, davanti il Tribunale monocratico di Catania,il processo all'ex presidente Ordine dei medici di Catania, Massimo Buscema, per calunnia nei confronti dell'ex direttore sanitario dell'Azienda sanitaria provinciale del capoluogo etneo Franco Luca. Lo ha deciso la terza sezione penale del Tribunale di Catania si è dichiarato incompetente e ha rinviato il procedimento al giudice naturale. Al centro del processo alcune dichiarazioni sulle procedure di verifica eseguite dall'Asp nei confronti di 937 medici della provincia per presunte iperprescrizioni di farmaci per la cura dell'osteoporosi. Per i legali di Buscema, il prof. Giovanni Grasso e l'avvocato Mario Brancato, il loro assistito aveva l'esigenza di salvaguardare la posizione di quasi mille medici di base dell'Ordine catanese e la privacy dei loro pazienti.
Chi guadagna di più sono i chimici con 92.700 euro/anno, seguiti dai medici, con uno stipendio medio annuo di 90.593 euro e dai veterinari a poco più di 90.440 euro/anno
L’obbligo di prova, quindi, per il soggetto danneggiato, si ferma all’individuazione del cosiddetto nesso di causalità fra i due eventi
Il contributo che si versa è fiscalmente detraibile dalle imposte al 19% fino a circa 1.300 euro l’anno
Con lui Donatella Ussorio de l’Aquila, dalla beneventana Alessia Pica, rispettivamente Vicepresidente e segretario, Irene Pontarelli, di Isernia, con il ruolo di Tesoriere, e il romano Valerio De Lorenzo, consigliere
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L’obbligo di prova, quindi, per il soggetto danneggiato, si ferma all’individuazione del cosiddetto nesso di causalità fra i due eventi
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Nocco, presidente AIIC, “Tutto il Paese e tutta la sanità con i suoi infiniti snodi, si attendono dalle soluzioni e dalle innovazioni tecnologiche un contributo effettivo in termini di miglioramento dei servizi, di qualità organizzativa, di ridimensi
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